Esempi
di applicazione 4
Lo studio esplorativo e la sperimentazione preliminare del
metodo SEWCOM
Abbiamo sperimentato il metodo SEWCOM durante una serie
di seminari su Internet per la Didattica, svolti nel 1999
e nel 2000 con circa 200 persone (direttori didattici del
Veneto, Friuli e Sardegna e scon tudenti di scuola secondaria
superiore del Veneto). Il tentativo era di verificare su
adulti e ragazzi se, e in che misura, una riflessione metacognitiva,
supportata da una mappa concettuale, potesse efficacemente
migliorare lefficacia della ricerca on-line.
Largomento scelto era volutamente generico e intendeva
simulare una ricerca scolastica fatta da uno studente su
Galileo, il celebre scienziato del '600. È stato
utilizzato un computer connesso ad Internet ed un proiettore
in modo che tutti potessero assistere alla sessione di ricerca
e partecipare alla creazione e ri-strutturazione interattiva
della mappa concettuale. La scelta del software da utilizzare
per lavorare con le mappe è caduta su Inspiration
(www.inspiration.com) per le sue caratteristiche di semplicità
ed immediatezza.
La "dissonanza cognitiva" di Galileo
Allinizio veniva chiesto ad un volontario di cercare
informazioni generiche su Galileo: in quasi il 90% dei casi
questi digitava come parola chiave solo questo termine,
ottenendo un gran numero di documenti, molti dei quali per
nulla pertinenti. Infatti, fra i risultati si riconoscevano
riferimenti alla sonda Galileo della NASA, alle lenti della
ditta omonima, ad innumerevoli Istituti ed Enti così
chiamati in onore allo scienziato (compreso l'aeroporto
di Pisa), ecc. Perciò, dopo un primo momento di sconforto,
da parte di tutti i partecipanti veniva riconosciuta la
necessità di cercare di ridurre il flusso informativo
eliminando i riferimenti a documenti ritenuti non pertinenti
e di mettere a punto una strategia efficace sperimentando
delle riflessioni metacognitive sullargomento.
Si è notato a questo proposito un forte effetto di
dissonanza cognitiva (Festinger, 1978), (Corsini, 1994)
dovuto probabilmente alla sorpresa di trovare documenti
con vari gradi semantici di correlazione al topic della
ricerca. Per gradi relativamente alti di correlazione, la
dissonanza veniva velocemente risolta, (ad esempio nel caso
dalcuni documenti che riportavano il progetto
Galileo della NASA si è scoperto che è
stato battezzato così perché si tratta di
una sonda inviata per studiare Giove ed i suoi satelliti
e di cui Galileo fu scopritore). Per documenti con gradi
di correlazione piuttosto bassi (ad. es. il Galileo
- Giornale di Scienza e Problemi Globali) la dissonanza
persisteva, anzi, a volte non veniva nemmeno notata a livello
cosciente e il riferimento al documento veniva scartato
subito senza che ci fosse alcun tentativo dindagine
supplementare (per es. cliccando sul link e visionando il
documento stesso).
Limportanza di esplicitare le conoscenze precedenti
Proprio per limitare gli effetti di dissonanza cognitiva
si è scelto di riformulare linterrogazione
iniziando con uno brainstorming, facendo ricorso
alle conoscenze pregresse che ciascun partecipante possedeva
dellargomento. (Jonassen & Gabrowski, 1993). Nel
nostro caso si trattava di far associare al concetto di
Galileo quanti più termini significativi
possibile e di visualizzarne le interrelazioni attraverso
la mappa concettuale. A volte i termini erano parole singole
come cannocchiale, o abiura, altre
volte invece gruppi di parole come rivoluzione copernicana
caduta dei gravi o intere frasi che descrivono
compiutamente un concetto come: la terra che gira
intorno al sole, oppure l'inventore del metodo
scientifico. Mentre era in corso il brainstorming
veniva creata la mappa situando come concetto centrale il
termine Galileo e come concetti correlati gli
altri termini proposti dai partecipanti (vedi fig.)
Mentre è probabile che due persone (nel nostro caso
l'autore del documento e chi cerca) condividano in linee
generali lo stesso insieme di concetti su di un determinato
argomento, è altamente improbabile che la esprimano
con le stesse parole. Non esiste per ogni specifico concetto
un lessico univoco e standardizzato a cui chiunque possa
riferirsi. Bates infatti (Bates, 1986) scrive: the probability of two persons using the same term
in describing the same thing is less than 20%.
Nella ricerca in rete emergono costantemente infatti problemi
legati all'omografia, alla polisemia, alla sinonimia. Un
approccio interessante da utilizzare nelle prossime sperimentazioni
potrebbe in questo senso venire dall'utilizzo di software
come quello del già citato progetto Wordnet.