I Fenici.

Un grande popolo che abitava le coste degli odierni Libano e Israele. Le città più importanti erano 3: Biblo, Tiro e Sidone.

In origine i fenici erano dediti alla pastorizia ed all’agricoltura, ben presto impararono a navigare ed a commerciare. Il naviglio veniva costruito grazie al legname di cedro che allora cresceva abbondante nelle estese foreste libanesi.

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Nave da guerra fenicia.

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Ancora fenicia in piombo ripescata nelle acque di Isola delle Femmine (ad ovest della città).

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Nel Mediterraneo essi crearono vere e proprie vie commerciali.

panorm1bis.jpg (4129 byte) Clicca sull'immagine per vederla ingrandita e osservare le merci di scambio e la loro provenienza.

L’espansione fenicia, in origine, non ebbe come scopo la colonizzazione di territori, essi preferirono creare luoghi fissi di scambio o veri e propri mercati dove barattare i loro prodotti con le popolazioni costiere con cui ebbero facili contatti, cioè greci, siculi, iblei (spagnoli), egiziani, africani. Utilizzavano queste aree anche come luoghi di sosta o di approdo, indispensabili per le navi di piccolo cabotaggio come quelle fenicie che si orientavano di giorno col sole e di notte con le stelle dell’Orsa Minore (chiamate dai greci, appunto, "Stelle Fenicie").

I fenici preferivano navigare sotto costa e di giorno; due punti di approdo, inoltre, non dovevano distare tra loro più di una giornata di navigazione.

I mercati più frequentati in origine furono quelli delle isole greche di Cipro, Creta e della città di Tebe. Man mano punti strategici e stabili mercati furono: Cartagine, Leptis Magna, Panormos, Solunto, Mozia, Cagliari, Malaga, Cadice.

Cartagine fu la città che ebbe il maggior afflusso commerciale ; da essa infatti ripartiva il naviglio proveniente dall’Iberia (Spagna) e dall’Africa carico di oro, argento ed altri metalli ed in essa arrivavano beni alimentari dalle ricche terre di Sicilia e Grecia. Il commercio e gli scambi resero ricche le terre toccate dai Fenici.

Panormos e Cartagine divennero col tempo un unico mercato.

I fenici possedevano una cultura non indifferente: avevano inventato l’alfabeto moderno che faceva corrispondere ad ogni suono un segno (l’alfabeto fenicio non aveva ancora le vocali che successivamente furono aggiunte dai Greci), sfruttarono l’invenzione del vetro e le qualità della porpora, una sostanza rossa estratta dalla conchiglia di alcuni animali marini utilissima per colorare le vesti.

Una chiarificazione va fatta per comprendere la differenza che passa tra i termini fenicio e punico. Fenicio è tutto ciò che proviene dalla Fenicia (Libano, Israele), punico ha la stessa origine culturale fenicia ma proviene esclusivamente da Cartagine.

Una documentazione più completa sul popolo fenicio può essere letta e visitata, in lingua italiana, ai siti www.webscuola.tin.it/risorse/fenici/default.htm e members.xoom.it.lombardorad.htm .

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