La posta elettronica, come quella tradizionale, è un sistema di comunicazione tra persone che utilizza (prevalentemente) la scrittura come forma di interazione. Grazie alla sua versatilità, potenza ed economicità, negli ultimi anni, la posta elettronica è diventata per molti il principale metodo di comunicazione interna (a livello di azienda/ente) ed esterna (tramite Internet per corrispondere con utenti in tutto il mondo).  

 

I grandi vantaggi della posta elettronica sono:

a) è in forma elettronica quindi consente la conservazione, organizzazione e riuso dei messaggi (quindi non utilizzando risorse cartacee evita anche gli sprechi),
b
) è veloce (appena inviata è rapidamente disponibile al destinatario),
c) non costa nulla (o perlomeno niente di più di quello che già si paga per l'accesso a Internet),
c) non richiede la contemporanea presenza di mittente e destinatario (comunicazione asincrona),

A questi vantaggi si aggiunga il fatto che insieme ai messaggi è possibile inviare file, programmi e altri allegati, o che lo stesso messaggio possa essere inviato a diverse persone senza alcun ulteriore sforzo.

 

Attraverso lo schema illustrato qui di seguito è possibile comprendere a grandi linee il funzionamento della posta elettronica

Ogni messaggio compie almeno tre passaggi per giungere dal computer del mittente a quello del destinatario.
Il messaggio (1) viene composto sulla macchina del mittente (il quale, provvede anche a conservarne una copia).
Dalla macchina del mittente arriva al server di posta (2) del proprio provider (ovvero della società con la quale il mittente ha stipulato il proprio contratto di accesso ad Internet. Es.: TIN.IT, LIBERO.IT, TISCALINET.IT, ecc).
Da qui viene trasferito al server del destinatario (3) che potrebbe essere anche la stessa macchina nel caso i due corrispondenti usino lo stesso provider.
Nel server del destinatario il messaggio viene conservato fino a quando il destinatario non si connetterà in rete e deciderà di "scaricarlo" sulla propria macchina.
I server di posta (mittente/destinatario), essendo attivi on-line 24 ore al giorno, permettono l’inoltro e la raccolta di messaggi destinati ad utenti anche momentaneamente assenti o sconnessi: sarà quindi il server del destinatario a conservare i messaggi in attesa che l’utente sia in linea.

Visualizza altre informazioni sul programma per la gestione della posta elettronica "Outlook Express"

http://www.corsolte.net/areafam/index.htm

Tramite la posta elettronica è possibile scambiarsi in tempi estremamente ridotti sia messaggi (file di puro testo) sia, utilizzando gli opportuni strumenti, ogni altro tipo di file.

Condizione indispensabile per lo scambio di un messaggio attraverso la posta elettronica è che mittente e destinatario siano entrambi 'su Internet', dispongano cioè di un proprio 'indirizzo' (e-mail address).

L'indirizzo ci è di norma assegnato dal nostro fornitore di connettività, e corrisponde a una sorta di casella postale che è in genere ospitata dal sistema informatico al quale 'telefoniamo' nel momento di collegarci ad Internet: in sostanza, uno spazio sul suo disco rigido, nel quale i messaggi che ci sono indirizzati vengono depositati automaticamente.

Questo significa, fra l'altro, che non c'è bisogno che il nostro computer sia perennemente collegato ad Internet, in attesa dei messaggi che ci potrebbero arrivare: è il computer del fornitore di connettività che si assume questo incarico per noi. Dal canto nostro, quando decideremo di collegarci controlleremo nella nostra casella postale se ci sono messaggi in attesa: in sostanza, il computer di chi ci fornisce l'accesso a Internet funziona un po' da segreteria telefonica, ricevendo per noi i messaggi che arrivano mentre non ci siamo (cioè mentre non siamo collegati), e informandocene alla prima occasione.

Vediamo innanzitutto come è fatto un indirizzo di posta elettronica. La sua forma generale è la seguente:

nomeutente@nomecomputer

La parte di indirizzo alla sinistra del simbolo @ (detto 'chiocciola' o, con riferimento al suo significato all'interno di un indirizzo Internet, 'at') identifica l'utente in maniera univoca all'interno del sistema informatico che lo ospita (host system); spesso si tratterà del nostro cognome, o di un codice, o di un nomignolo che ci siamo scelti. L'importante è che non ci siano due utilizzatori di quel sistema con lo stesso identificativo. La parte di indirizzo a destra del simbolo @ identifica invece in maniera univoca, all'interno dell'intera rete Internet, il particolare sistema informatico presso il quale l'utente è ospitato, e corrisponde all'indirizzo simbolico dell'host.

L'indirizzo di un utente denominato 'Pippo' collegato all'host denominato giannutri.caspur.it sarà dunque

Come è facile comprendere, la procedura appena descritta di 'costruzione' di un indirizzo di posta elettronica garantisce che esso identifichi univocamente l'utente all'interno dell'intera rete Internet.

Di norma il nostro indirizzo di posta elettronica ci viene indicato dal fornitore di connettività al momento di stipulare il contratto di abbonamento (o, nel caso di un fornitore istituzionale come un centro di calcolo universitario, al momento dell'attivazione amministrativa del nostro accesso). Sarà proprio questo l'indirizzo che dovremo comunicare ai nostri corrispondenti, e magari (è diventato di moda) far stampare sul nostro biglietto da visita.

Configurazione del programma Outlook Express 5, della Microsoft, per la lettura della posta elettronica.

Visualizza informazioni sui principali programmi per la gestione della posta eletronica

http://www.laterza.it/internet/leggi/internet2000/online/testo/06_testo.htm

Storia e .....
   

Il primo programma di posta elettronica viene creato nel 1971 da Ray Tomlinson, ingegnere informatico della Bbn, che l'anno successivo sceglie anche il segno di commercial at, identificato con la famosa chiocciola "@", per gli indirizzi di posta elettronica. Il simbolo @, seppure scelto quasi a caso, aveva anche il vantaggio di essere utilizzato per indicare "at" (cioè presso) in inglese, oltre a comparire come indicatore di prezzo nella contabilità anglosassone da quasi un secolo. Per molti anni ci sono stati separatori diversi per gli indirizzi di posta elettronica. La chiocciola è diventata lo standard mondiale alla fine degli anni '80.

Cinzia Conti

http://www.uniurb.it/giornalismo/lavori/conti/cinzia1.htm

 

Virus inviati per posta elettronica
a cura di Luca Fini Visualizza

http://www.arcetri.astro.it/CC/virus/mail-virus.html

La posta elettronica
Japigia di P.B. Arcano

http://www.japigia.com/docs/index.shtml?A=posta_1