Andrea
Con noi o contro di noi

 

Con noi o contro di noi, l’ aut aut di Bush junior. Ed è giusto schierarsi. Schierarsi ed avere il coraggio delle proprie azioni. Ammiro Libero che ha avuto il coraggio di mettere in prima pagina le foto dei parlamentari italiani che hanno votato contro l’ intervento militare italiano nella lotta internazionale al terrorismo. Ma in confronto alla presa di coscienza di questi parlamentari di fronte ad un problema così particolare finiti in prima pagina, Libero non ricordo bene cosa sia , forse un programma televisivo, forse un indirizzo email….

Il parlamento è espressione del popolo : ma i sondaggi smentiscono questa teoria. Che i parlamentari fossero proprio i nostri? Certo, e che; mettiamo in dubbio l’ operato di coloro che abbiamo eletto?

Con noi o contro di noi. Giusto bisogna schierarsi. Abbiamo un problema comune : il terrorismo . Va risolto in modo comune : con noi o contro di noi. Scusi noi non abbiamo ancora votato!! Con noi o contro di noi . Forse non capisce l’ italiano. Alla fine però bisogna mandare qualcuno nel teatro delle operazioni altrimenti che cosa stiamo a fare nella NATO? Ho visto due immagini delle navi in partenza: una volta a Domenica In, un bello show, anche se sarebbe venuto meglio con il palco sul pontile di una delle navi, il giorno in cui i nostri ragazzi, l’ avanguardia ( ndr on.Fini) passavano per il canale di Suez e scattavano le foto ricordo. In quelle foto penso ci sia molta più umanità che nel nostro parlamento e nella nostra opinione pubblica.

Con noi o contro di noi. E mi sta quasi convincendo Bush junior , altre soluzioni sono probabilmente impossibili e poi attaccando l’ Afghanistan difendiamo gli interessi di tutta la civiltà occidentale. Mi sto quasi convincendo del valore della marcia pro Usa quando oltralpe mi giunge una indagine da parte di due giornalisti francesi: Brisard e Dasquié: con il libro: Bin Laden. La verità vietata. (La Repubblica 12/11/2001)

Riassumendo i loro concetti scrivono, riguardo il primo periodo della presidenza Bush documentando il tutto,di accordi per la stabilità dell’ Asia Centrale ( altruista l’ America) e di un gasdotto (…) progettato per l’ Afghanistan. Dopotutto le compagnie petrolifere del Texas sono il principale dei contribuenti per la campagna elettorale. E gli stessi collaboratori che Bush sceglie conoscono l’ ambiente della grande industria petrolifera, Cheney : prima della campagna elettorale era presidente dell ‘ azienda leader nel mondo per la fornitura di servizi all’ industria dell’ estrazione del petrolio, Condoleeza Rice : per vari anni esperta di questioni interne di ex URSS, Asia centrale e in particolare Kazakhstan, Evans: prima di entrare in politica con Bush era presidente di un azienda di sfruttamento del gas naturale, Christina Rocca: Responsabile contatti con regime di Kabul, Laila Helm: nipote dell’ ex direttore CIA, ex ambasciatore Iran, era rappresentante dei talebani in USA. Ma cosa centra tutto questo? Ovviamente nulla. Nel 2000 Mosca e Pechino si avvicinano e consolidano la loro rete di oleodotti e che provengono dall’ Asia centrale.L’ oleodotto americano invece, che dovrebbe arrivare in Turchia è ancora in fase sperimentale. E le riserve petrolifere di Kazakhstan, Turkmenistan e vicini, che appartengono a società americane rischiano di finire sotto l’ egemonia dei cinesi e russi. E dopo che l’ Onu ha sanzionato Kabul, l’ America con Helm in patria e Christina Rocca a Kabul e con dirigenti americani tenta di trattare con i talebani.

Un'altra domanda che si pongono è questa: qual è la funzione dell’ Arabia Saudita alleato occidentale dai tempi di Bush senior ? Bin Laden dopo una permanenza in questo paese era stato espulso nel 1994. Come ha fatto miracolosamente ad aprire più di una società a nome suo nel 1997? Ha l’ Arabia giocato col fuoco dell’ estremismo? I protagonisti sono solo arabi imparentati con estremisti, o c’è dell’ altro sotto?

Con noi o contro di noi. Al vostro servizio o alla loro mercé. Avrebbe più senso giustificare la guerra come vendetta del 11 settembre. Già ma questa è una operazione di polizia internazionale ci hanno detto dai giornali ed è difficile credere che il paese delle libertà menta su questo unico disastro dopo Pearl Harbor. E mi sto riconvincendo dell’ importanza etico-politica dell’ intervento.

“Reporters sans frontières boccia gli Usa” titolano i giornali (per es. Libero 23/11/2001)

Accusa: Nella guerra in corso i mezzi di informazione del Paese si sarebbero schierati troppo nettamente venendo meno alla legge sull’ imparzialità della stampa. Fin qui nulla di particolare, una accusa direi abbastanza generale.

Accusa 2: Una richiesta esplicita di Condoleeza Rice e Powell invitava i media americani a censurare i video di Bin Laden. La risposta fu positiva , Cnn in testa.Si invita pure a non trasmettere troppo "Imagine" di John Lennon per radio.

Accusa 3: A qualche settimana dall’ inizio di Enduring Freedom il presidente della Cnn invitò i propri inviati a non raccontare delle vittime civili del conflitto in Afghanistan .

Reporters sans frontières tramite il portavoce conclude comunque che non si tratta di fatti particolarmente gravi.

Con noi o contro di noi.