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Esempi di applicazione - 3

L’iterazione del processo di ricerca e la creazione di un lessico specifico

Dopo il lancio delle nuove ricerche con i termini inclusi nelle varie aree semantiche si costatava la drastica riduzione dei documenti trovati: per cui ad esempio si passa dai circa 240.000 riferimenti con solo il termine “Galileo” ai 319 di “Galileo AND Inquisizione” o ai soli 7 di “Galileo AND Abiura”.
A questo proposito, nel corso di questa seconda parte del processo di ricerca è emersa la stretta correlazione tra il possedere un lessico specifico del dominio di conoscenza che si sta indagando e l’abilità di “restringere” la ricerca on-line. Infatti, il termine “abiura” non emergeva molto di frequente, essendo un termine poco usato nel linguaggio corrente e fortemente legato a contesti particolari.

Nella fase finale sono state inserite anche delle immagini in corrispondenza dei nodi per rendere la mappa più accattivante e sottolineare la “scoperta” di nuovi termini/concetti come ad esempio quelli sul "pendolo di Foucault" (vedi fig. 6) o quello sulla "perfezione degli oggetti celesti" (dogma della chiesa messo in crisi dalle osservazioni attraverso il cannocchiale). Questi termini/concetti sono stati individuati nei vari documenti recuperati con i motori di ricerca e ritenendoli importanti, è stato inserito il loro indirizzo (link) per potervi accedere semplicemente con un click del mouse L’immediatezza nel recupero dei documenti infatti, è un fattore determinante per l’ergonomia cognitiva nella fruizione della mappa stessa.

I nuovi termini/concetti devono ora “giustificare” la loro presenza tramite dei link ai nodi nella rete concettuale pre-esistente: ciò permette una ristrutturazione creativa della mappa, che genera spesso nuova conoscenza. È interessante notare come questa sia di tipo trasversale a più domini specifici e come dall’interazione tra essi possano scaturire nuove idee: ad esempio la dimostrazione della rotazione terrestre senza l'uso di strumenti d’osservazione ottica utilizzando solamente un pendolo. Oppure la percezione dell'importanza degli studi sul pendolo per la misurazione del tempo o ancora infine, quale importanza abbia rivestito nella storia occidentale il rapporto tra scienza/religione. La trasversalità dei saperi è così evidenziata visualmente in modo efficace e naturale e favorisce una progettazione didattica attenta agli approcci multidisciplinari.


Clicca qui per aprire la mappa finale


L’effetto serendipity come side-effect nell’utilizzo dei motori di ricerca
L'accesso alle fonti informative attraverso una costruzione metacognitiva multi- e inter-disciplinare come quella offerta dalle mappe concettuali e dal metodo SEWCOM, permette di trasformare in una preziosa risorsa quello che viene percepito invece come un ostacolo. Può capitare infatti di imbattersi in quella che gli anglosassoni definiscono come «serendipity». Il senso è chiaro: navigando nella rete a volte capita di trovare fortuitamente preziosi documenti che non immaginavamo esistessero e che non avremmo mai trovato seguendo una linea di ragionamento a noi usuale e che prevedeva un uso di termini ristretto ad una specifica categoria.
La sfida dell'immediato futuro sarà probabilmente quella di scoprire nuovi modi di organizzare la conoscenza al di là di rigide classificazioni gerarchiche e di considerare la ricerca dell’informazione come parte del processo di apprendimento, (Kuhlthau, 1996) in cui chi apprende si sforza attivamente di costruire conoscenza e significato.

 

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