4. Ri-strutturazione creativa della
mappa e quindi della nuova conoscenza acquisita, con levidenziazione
delle interrelazioni fra concetti appartenenti ad aree semantiche
differenti.
I risultati dei motori di ricerca spesso mostrano come un
concetto/parola sia presente in maniera trasversale in molti
domini di conoscenza differenti (contesti). Riconoscere
questa trasversalità significa riuscire a collegare
questi domini per costruire rappresentazioni concettuali
alternative che serviranno a vedere un problema o un concetto
con occhi nuovi.
L'uso delle mappe favorisce l'esposizione cognitiva multipla
agli elementi lessicali ed incoraggia i collegamenti fra
i termini nei vari contesti. A questo punto l'effetto è
duplice: da un lato si integra la nuova conoscenza, acquisita
dall'esame dei documenti considerati pertinenti e dall'altro
si ottiene un conseguente incremento del lessico specifico
sull'argomento.
Infatti l'apprendimento di nuovo lessico viene migliorato
(Stahl, 1999) specialmente se esiste una esposizione a nuovi
item lessicali presenti in contesti diversi, come ad esempio
lo sono i documenti recuperati dal Web (Grabe & Stoller,
1997). Alcuni ricercatori hanno stabilito che basta leggere
una decina di volte un nuovo termine in vari contesti per
comprenderne l'uso tipico e possederne una competenza lessicale
adeguata (Coady 1997, Paribakht and Wesche, 1997).
Altre ricerche hanno confermato che l'apprendimento significativo
di nuovi termini avviene soprattutto quando si fanno connessioni
fra le nuove parole e parole familiari di cui si sa già
il significato ed i contesti d'uso.
Quindi un approccio come quello delle mappe concettuali
può facilitare la comprensione dei nuovi termini
e le loro relazioni in rapporto alla conoscenza già
posseduta, soprattutto per la loro efficacia nel ridurre
i tempi di acquisizione. Infatti la ricerca ha dimostrato
che apprendere parole in contesti significativi impliciti
può essere un processo abbastanza lungo(Stahl, 1999).